In questo mondo fatto di opportunità, nuovi stimoli e in cui nulla è più sicuro, sono convinta che ci sia spazio per tutti per fare ciò che amano e magari trasformare una passione in un lavoro. Realizzare i sogni però costa fatica e tanto sacrificio. Molto spesso il primo motivo di fallimento siamo noi stessi. Perché non ci sentiamo mai abbastanza pronti per fare il salto, per fare quella telefonata che dovevamo fare da tanto, per iniziare quel nuovo percorso, per incominciare quel nuovo sport o per buttarci nelle braccia di un nuovo amore.
Diverse volte anche mi sono sentita inadeguata e non abbastanza pronta per fare qualcosa. In alcuni casi ho rinunciato a quella cosa per questa inadeguatezza dicendomi: “non sei abbastanza brava per farlo, preparati ancora un po’ di più“.
Ma come si fa a capire quando siamo pronti se non ci mettiamo mai alla prova? Quando arriva il momento giusto per lanciarsi in un nuova avventura? Se davvero c’è spazio per tutti è giusto precludersi qualcosa o non tentarla neanche in attesa di essere pronti?
A tutte queste domande ho risposto con la storia che potete leggere qui sotto o potete gustarvi in video grazie ai disegni di Martina, le musiche di Emanuele e il montaggio di Federico. Questa sarà la mia ispirazione per il 2015, da rileggere e riascoltare ogni volta che non mi sentirò pronta.
Questa è la storia di una ragazza che, poco più che ventenne, conosce la Pole Dance grazie ad un’amica.
«Ho scoperto questo sport stupendo, vieni a provarlo!»
Iniziano le lezioni, la ragazza si appassiona, frequenta diverse scuole, corsi, workshop.
«Questo è il mio sport, è ciò che voglio nella vita! In cosa potrei perfezionarmi? Nella forza, nelle combo! Devo riuscire a migliorare le figure al palo»
E allora si allena, si allena duramente per anni, diventa forte, apprende tutti i trick del mondo. È pronta.
«Sì, ma… mi manca qualcosa. Vedi… vedi lei, ad esempio? Lei è… non lo so, ha… quella grazia, quei movimenti… Dovrei allenarmi sui movimenti delle braccia, delle gambe… sìsìsì, piede, punta! Devo riuscire a migliorare le linee»
E giù con corsi di danza, anni di floorwork, punte, stretching e tutto ciò che poteva permetterle di diventare più aggraziata. È perfetta.
«Ho forza, conosco tutti i trick, sono aggraziata, sono pronta! Sì, ma… vedi lei? Ha quel qualcosa in più. Non capisco, sarà l’espressività, il suo modo di stare sul palco… è presente, è bella da vedere. Dovrei fare un corso di teatro. Sì, imparo a recitare, mi aiuterà per la presenza sul palco, i tempi, gli spazi, le pause. Imparerò quando guardare il pubblico, quando non guardarlo»
Ed eccola di nuovo a capofitto nel suo nuovo percorso! Corsi di teatro, studi di espressività, anni di recitazione, ed anche un workshop di musica, per capire i tempi, il beat, le pause. È fatta.
«Ora ho tutto: sono forte, conosco tutte le figure del mondo, sono aggraziata, sono espressiva, sono presente sul palco… però… non lo so, vedi lei… vedi lei ha qualcosa che… non lo so… io ho fatto tutto ciò che era necessario… com’è possibile che lei…”
e, rimboccando le coperte ai nipotini, disse:
«Lei credeva in se stessa»
VOCE: Valentina D’Amico
DISEGNI: Martina Futura Caschera
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MUSICA: Emanuele Pollicino Zazzara
MONTAGGIO: Federico Chebobjim Zazzara