Mi siedo a terra nella mia stanzetta, con la schiena appoggiata alla spalliera guardando il palo della Xpole che mi accompagna da quando ho iniziato nel 2010. Penso a quante cose sono cambiate, ai campionati, ai contest, alle nuove figure e alle commistioni di genere e mi chiedo: ma come sarai nei prossimi 5 anni mia amata pole dance?
1# Ci saranno più amatori o più agonisti?
Partita come disciplina principalmente amatoriale, la pole dance si è evoluta grazie all’impegno di associazioni internazionali e nazionali che hanno dato vita a campionati con regole, strutture, giudici, codice dei punteggi e via dicendo.
Al contrario di altri sport la pole dance è molto recente. In Italia il primo campionato si è tenuto nel 2010 e nel mondo la prima scuola sembra essere stata aperta nel 1994 in Canada da Fawnia Dietrich. Giusto per fare un paragone la ginnastica ritmica muoveva i suoi primi passi nei Primi del Novecento, più di 1.000 anni di storia.
L’essere così recente ci darà ancora tanti anni in cui sarà una disciplina aperta a tutti e non soltanto una cosa da atlete fighissimissime. Per almeno un altro centinaio di anni credo che nessuno ti guarderà strano perché a 30 anni inizi un corso di pole dance, oppure ti suggerirà di lasciare perdere perché sei troppo vecchia. Questo per la solita storia che se pratichi uno sport che non sia la palestra, tutti penseranno che tu voglia andare alle olimpiadi a gareggiare. Pazzie moderne.
Sono convinta che questo aspetto, che la rende ad oggi uno sport affascinante e sempre più in voga, rimarrà nel tempo. Di sicuro inizieranno a nascere scuole dedicate al mondo dell’agonismo con una formazione adeguata a chi vuole competere e necessita di allenamenti strutturati, pianificati e continui. Credo anzi che sia proprio essenziale che succeda, se vogliamo diventare una nazione competitiva nell’ambito sportivo.
2# I Bambini
Li stiamo vedendo, i bambini e le bambine che iniziano la pole dance ora sono dei piccoli fenomeni e rappresentano il futuro competitivo della nostra bella Italia. Ma con i bambini bisogna saper lavorare ed evitare di improvvisarsi. Bisogna conoscerli, farli divertire, sfidarli senza ferirli. In più bisogna conoscere la corretta dinamica dell’allenamento per aiutarli ad apprendere le capacità motorie necessarie per utilizzare lo strumento correttamente. Credo che per avere scuole altamente specializzate e preparate per i bambini ci vorranno più di cinque anni, ma sono sicura che vedremo sempre più scuole dedicate a loro.
3# Formazione
La formazione è un tallone di Achille della pole dance. Ci sono tantissimi corsi che ti aiutano ad imparare la progressione dell’allenamento, ma che non ti danno i materiali per diventare un’insegnante come si deve. Se guardo ad altre discipline, specialmente quelle con una federazione alle spalle e dunque riconosciute dal CONI, per insegnare devi fare un patentino suddiviso a livelli. Impari le basi, studi la struttura fisica, quali schemi motori vengono attivati facendo lo sport in questione, quali sono i test fisici essenziali, come strutturare un allenamento, oltre alla dinamica di insegnamento delle figure.
Non essendoci, ancora, un corso da mille e una notte, la formazione dovrà essere al primo posto per i nostri insegnanti se vogliamo davvero crescere. Non basta andare a workshop di pole dance per vedere come insegnare le ultime figure, bisogna fare tutti quei corsi che ti preparano a conoscere il corpo e farlo lavorare bene. Qualche suggerimento su cosa è fondamentale te l’ho scritto sopra.
Se insegni, non chiudere gli occhi e inizia a comprendere che la formazione è un investimento essenziale per dare valore alla tua scuola e alle tue alunne.
4# Riconoscimento del CONI e Associazioni Internazionali
Se il riconoscimento della pole dance da parte del CONI arriverà nei prossimi cinque anni, ancora non se ne può essere certi al 100%.
Sta di fatto che la recente scissione della IPSF International Pole Sport Federation di una parte del direttivo e la successiva creazione dell’IPSAF ora POSA, pone davanti ad una grande riflessione. Sarà questa una scelta oculata per il riconoscimento, oppure succederà come nella boxe che ad oggi ci sono due federazioni mondiali separate e circuiti dedicati?
Interessandomi poco del mondo dell’agonismo, per tanti motivi, sono comunque convinta che i giocatori attivi stiano facendo il possibile per dare il massimo valore al nostro sport. Essere risconosciuti dal CONI vorrebbe dire fare ordine quantomeno nella parte dell’insegnamento.
5# Corsi Online di Pole Dance in Italiano
Posso finalmente dire che presto ci sarà un’accademia di pole dance con tutorial tutti in italiano, divisi per i livelli del Pole Dance Passport che è la guida gratuita alla pole dance. Sono troppo felice e non vedo l’ora di condividerla con te. Arriverà a fine febbraio 2017 quindi è un futuro molto vicino. Dopo i tanti siti in inglese serviva qualcosa fatto anche nella nostra lingua, e ho pensato di crearla partendo dal Passport. Così avrai un piano da seguire e non soltanto figure a caso. Scopri il corso online cliccando qui.
6# Il mio sogno e gli unicorni
Quello che spero invece nel mio cuoricino è di smetterla di sentire veleni tra le varie scuole, soprattutto quelle che si trovano nelle stesse città. Sono veleni immotivati o la guerra delle noccioline come la chiamo io. Per qualche semplice motivo:
- Potrai essere l’insegnante più bravo del mondo, ma non puoi piacere a tutti. Ci sarà gente che ti adora e gente che amerà l’insegnante della porta accanto. Se te ne fai una ragione subito, eviterai di soffrire inutilmente. Ci sono persone che ti adoreranno come insegnante e altre no. Ad esempio io ho bisogno di insegnanti energici e che mi spingano sempre oltre. Ce ne sono alcune bravissime, ma più pacate con le quale io non riesco a rendere.
- Se la scuola di fianco a te costa di meno, non è detto che nessuno verrà da te. Il prezzo non è l’unica discriminante quando si sceglie in quale scuola iscriversi. Ci sono altri elementi, come la scuola stessa, dove è collocata, gli orari delle lezioni e soprattutto peggio per loro che hanno scelto di puntare tutto sui soldi piuttosto che su dare valore in più al cliente.
- Tra le tue alunne si nasconderanno le insegnanti del futuro, sta a te individuarle e dargli tutti gli strumenti per diventare una grande professionista. Ti conviene farlo per due motivi: se diventa un’insegnante brava e dice che arriva da te è un fantastico passaparola. In più potrà fare parte del tuo team e tu potresti anche pensare di allargare la scuola.
- Se tu lavori bene non hai di che temere. Stai lavorando bene, la tua scuola è ben organizzata, le persone arrivano? Bene allora di cosa ti preoccupi? Quello che puoi fare è cercare di fare sempre meglio per far crescere il nome della tua scuola, e se lo farai potranno aprirtene anche una al piano di sopra che non cambierà nulla.
Per quanto riguarda Pole Dance Italy ti posso dire che per i prossimi 5 anni ci sarà ancora. Io avrò 39 anni e magari invece che fare pole dance sarò sulle spiagge di Bali a fare yoga, surf e bere cocktail. Per Bali bisogna crederci molto, mentre per Pole Dance Italy è decisamente quello che voglio, perché amo troppo quello che questo sport mi ha regalato e voglio che lo sappiano più persone possibile.